DAZIO IN IMMAGINE
   
     
DAZIO DI UNA VOLTA NELLE CARTOLINE
 
 

 

Sfogliando i vari siti internet di compravendita di materiale collezionistico quali Ebay o Del Campe, entrando nella sezione cartoline è facile trovare immagini di Dazio. Molteplici sono le cartoline in bianco e nero realizzate da inizio ‘900 fino a fine anni ’60. Provando a fare una stima Dazio ha più cartoline di qualsiasi altra località della Costiera dei Cech e anche dell’opposto versante orobico. E’ una stima perchè in questo genere di materiale postale o collezionistico non esiste nessun catalogo o altro documento che confermi quante sono le cartoline stampate. Chiunque poteva una volta, fatta la foto, trasformarla in una cartolina. L’albergo per propria pubblicità, il negozio di alimentari per poterle vendere ai turisti, il fotografo locale per proprio profitto.

Dazio è luogo di villeggiatura. Dazio ha visto numerosi compaesani muoversi per vari motivi, non primo il lavoro, in altri luoghi d’Italia. Ecco che in un periodo come il primo ‘900, dove le email e gli sms non erano ancora entrati nel mondo della comunicazione, la cartolina era parte importante nello scambio di informazioni, partendo da quelle molto semplici come due parole di saluti scritte a penna. Per una ricerca di cartoline sui siti sopra citati è sempre bene farlo per “venditori da tutto il mondo”, scoprendo così che qualche americano ne ha una o due negli articoli in vendita.

Dal punto di vista postale una prima particolarità si può vedere nelle cartoline viaggiate quando sul retro compare il timbro postale di Dazio. Diverse sono le località nella nostra bassa valle dove vi era un ufficio postale, si può dire che ogni comune e ogni frazione con un certo numero di abitanti aveva il suo ufficio della Posta. Esistono collezionisti che vanno alla ricerca proprio di questi timbri postali, non contenti ricercano anche quelli su busta e i pre-filatelici, ovvero su busta prima della nascita del francobollo (1839). Nel mondo collezionistico alcuni di questi pezzi, se rari, sono ricercati. Considerando che il numero di oggetti postali che partivano o arrivavano a Dazio era sicuramente inferiore anche solo a un Sondrio, senza prendere come esempio Milano, ecco che la rarità potrebbe esistere.

Sicuramente però quello che colpisce di più è l’immagine. Dazio è diversa. Poche case, la chiesa, in mezzo a prati e coltivazioni. Nel seguire cronologicamente le varie cartoline si può scorgere qualche nuovo abitato ma nessuna grande trasformazione, quella che è arrivata solo successivamente a queste immagini in bianco e nero. In una mostra fatta in Comunità Montana ad ottobre 2015 a un mio amico collezionista era stato chiesto di riprodurre una di queste cartoline, Dazio con tutta la parte di Ca’ del Sasso e Ca’ del Picco, per far notare quanto poco era rimasto di tutta la produzione vitivinicola del luogo. Dopo vario camminare ha finalmente identificato il luogo da dove era stata fatta la fotografia, peccato che nel frattempo lì si era formato un bosco.

In questa prima galleria di cartoline ecco i panorami del paese.